Chiese, Templi, edifici religiosi.
Chiesa Armena di San Gregorio Illuminatore
La chiesa armena di San Gregorio Illuminatore era la chiesa cattolica della nazione armena di Livorno. Distrutta dopo la seconda guerra mondiale, i resti della sola facciata, ancora proprietà del Patriarcato di Cilicia, si possono ammirare in via della Madonna, non distante dal tempio dei Greci Uniti e dalla chiesa della Madonna. Dal 27 settembre 2008 è sede di un centro interculturale.
La chiesa del Luogo Pio, originariamente nota come chiesa dell'Assunzione della Vergine e di San Giuseppe, si trova ai margini della piazza del Luogo Pio, a Livorno. È un luogo di culto sconsacrato, a breve distanza dalla chiesa di San Ferdinando, Per alcuni anni, a fine del Novecento, ha ospitato la Chiesa cristiana avventista del settimo giorno. La costruzione della chiesa è legata alla realizzazione di un orfanotrofio per povere orfane, detto appunto Luogo Pio (o Case Pie), e fu innalzata tra il 1713 ed il 1715 su disegno di Giovanni del Fantasia. Il cartiglio marmoreo posto sopra il portale sostituisce l'originaria iscrizione distrutta dai Francesi nel 1799.
Chiesa del Sacro Cuore (Salesiani)
Il 3 novembre del 1928, dopo nove anni dalla benedizione della prima pietra, alla presenza di don Filippo Rinaldi, rettor maggiore della congregazione, il vescovo di Livorno, mons. Giovanni Piccioni, benediceva la chiesa dei Salesiani, denominata Tempio della Vittoria e della Pace, intitolandola al Sacro Cuore di Gesù, per ricordare l’oratorio festivo affidato ai Salesiani sin dal 1898, ubicato presso il seminario diocesano nel rione di S.Andrea. La struttura neogotica dell’edificio religioso, progettata dall’architetto Torello Macchia , benché rimasta incompleta per l’assenza della torre campanaria prevista nel progetto originario,si staglia ancora oggi in maniera inconfondibile nel contesto urbanistico della zona.
La chiesa della Madonna, formalmente intitolata ai santi Maria, Giulia e Francesco, si erge sulla via omonima, nel cuore di Livorno, a pochi metri dalla chiesa dei Greci Uniti e dai resti della chiesa armena. Tenuta dai frati minori francescani, la chiesa ospita al suo interno gli altari di alcune nazioni straniere, costituendo una delle prime importanti testimonianze del passato cosmopolita della città.
Chiesa della Santissima Annunziata (dei Greci Uniti)
La chiesa della Santissima Annunziata si trova in via della Madonna, a pochi metri dal tempio di San Gregorio e dalla chiesa della Madonna. È conosciuta anche come chiesa dei Greci Uniti perché era il luogo di culto, in rito bizantino, di questa comunità cattolica. Gli ortodossi, acattolici, disponevano invece di una chiesa separata (la chiesa greco-ortodossa della Santissima Trinità) e di un proprio cimitero. Dopo la seconda guerra mondiale, quando fu ceduta ad un’arciconfraternita cattolica, assunse la denominazione di chiesa della Purificazione.
Chiesa della Santissima Trinità
L'Ordine dei Frati Minori Cappuccini giunse a Livorno a seguito di una formale richiesta presentata al granduca Francesco I de' Medici nel 1582 che fece erigere per loro una nuova chiesa vicina al nucleo urbano di Livorno. Successivamente, sempre per volere di Ferdinando I, i cappuccini ottennero anche notevoli appezzamenti di terreno nelle aree circostanti, dove era presente un orto circondato da una fitta boscaglia, in parte ancora esistente e conosciuto come Bosco dei Cappuccini.
Esiste una leggenda che racconta che nel 1345 apparve ad un pastorello la sacra immagine della Madonna. Nel 1603 vi fu eretta a spese del priore di Montenero una cappella per ricordare il miracolo. Nel 1723 il possidente Giuseppe Gerbaut, proprietario della villa detta "a Campo a lupo", la ricostruì in forme più grandi, forse inglobando la vecchia cappella nella sagrestia, e la fece affrescare a sue spese. Danneggiata durante la seconda guerra mondiale, nel 1955-1957 il luogo di culto fu sostituito dall'attuale chiesa, progettata con la facciata rivolta verso Livorno e caratterizzata da un grande mosaico con la raffigurazione del miracolo.
Chiesa di San Giorgio (già Chiesa Anglicana)
La chiesa di San Giorgio è una chiesa, attualmente consacrata al rito cattolico, ubicata nell’area del Cimitero degli Inglesi di via Verdi, a Livorno. In origine questa chiesa era destinata al culto della comunità anglicana, da sempre molto numerosa nella città labronica, come testimoniato dalla presenza del più antico cimitero inglese protestante d’Italia situato davanti alla chiesa.
La chiesa valdese di Livorno (originariamente dei Presbiteriani scozzesi) è ubicata in pieno centro cittadino, lungo la via Verdi, presso l’antico Cimitero degli Inglesi e l’ex Cinema Odeon. La presenza di cittadini britannici a Livorno si registra almeno dal XVII secolo: tuttavia è solo nell’Ottocento che le autorità concedono loro il permesso per la costruzione di un tempio, edificato tra il 1839 ed il 1844 presso l’antico Cimitero degli Inglesi.
Santuario della Madonna delle Grazie (di Montenero)
La Sinagoga di Livorno sorge non lontano da piazza Grande, all’interno della città pentagonale del Buontalenti, nell’ampia piazza Benamozegh. Fu costruita su progetto dell’architetto Angelo Di Castro e completata nel 1962 sul luogo dell’antica Sinagoga, parzialmente distrutta durante l’ultimo conflitto mondiale. È con Roma, Trieste e Genova, una delle sole quattro grandi sinagoghe del Novecento in Italia e l’unica ad essere edificata nel periodo successivo alla seconda guerra mondiale.
Tempio della Congregazione Olandese-Alemanna
Il Tempio della Congregazione Olandese Alemanna, conosciuto più semplicemente anche come chiesa degli Olandesi, è ubicato a Livorno, lungo il Fosso Reale, nel tratto compreso tra piazza della Repubblica e piazza Cavour. Si tratta di un luogo di culto protestante, testimonianza del clima interculturale dell’antica città labronica; è anche una rara espressione di architettura neogotica a Livorno, ovvero di uno stile che, sino all’epoca della costruzione della chiesa, era stato destinato alle opere minori e all’arredamento. Tuttavia, dalla seconda metà del Novecento la chiesa è chiusa al pubblico e sostanzialmente abbandonata, tanto che richiederebbe importanti lavori di restauro. Il rischio di un disastroso crollo dell’edificio è stato sottolineato già nel 2005 dal vice presidente del concistoro della Congregazione, Ennio Weatherford.